Liu Bolin: The invisible man
Liu Bolin: L'uomo invisibile
Beijing-based artist Liu Bolin silently comments on modern sociopolitical conditions by disappearing into his art. Full bio
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cerco di esplorare e analizzare
creata nel novembre 2005.
dove lavoravo
Usai quest'opera per esprimere la mia obiezione.
e le loro condizioni di libertà creativa.
il metodo del cecchino
come ha fatto lui. (Risate)
perché il mio destino era così,
l'elezione in conformità con la legge
dell'Assemblea Popolare.
Xia Gang ("lasciare il posto").
avevano vissuto e lavorato per tutta la vita.
della Rivoluzione culturale:
è il Partito Comunista Cinese".
per farle partecipare alla mia opera.
ma in realtà, quelli nascosti qui
Sono solo stati resi invisibili.
ho avuto l'occasione
nello studio del tg di France 3 --
le sue contraddizioni inconciliabili.
tra me e l'artista francese JR.
tra me e l'artista francese JR.
modelli con grandi occhi.
i miei occhi con le dita.
di sparire nell'occhio di JR,
modelli con grandi occhi.
i miei occhi con le dita.
i miei occhi sono ancora piccoli per JR.
sulle rive del fiume Hudson.
Venezia scomparirà nei prossimi decenni.
più attenzione all'espressione delle idee.
(Risate)
nelle confezioni dei noodles istantanei
nei supermercati in Cina.
persino causare il cancro.
facendolo apparire come un supermercato.
cercare di stare fermo,
coordinarmi con il mio assistente
che stanno dietro il mio corpo
Se lo sfondo è semplice,
di anticipo per la preparazione.
ho fatto gli scatti al supermercato.
quando ho fatto gli scatti al supermercato.
la salute delle persone,
la mente delle persone. (Risate)
di un artista sia l'elemento più importante.
ma anche il pensiero dell'artista e la lotta nella vita.
ABOUT THE SPEAKER
Liu Bolin - ArtistBeijing-based artist Liu Bolin silently comments on modern sociopolitical conditions by disappearing into his art.
Why you should listen
Artist Liu Bolin began his "Hiding in the City" series in 2005, after Chinese police destroyed Suo Jia Cun, the Beijing artists' village in which he'd been working, because the government did not want artists working and living together. With the help of assistants, he painstakingly painted his clothes, face, and hair to blend into the background of a demolished studio.
Since then, the so-called "Invisible Man" has photographed himself fading into a variety of backgrounds all over Beijing. Spot him embedded in a Cultural Revolution slogan painted on a wall, or spy him within tiers of supermarket shelves stocked with soft drinks. Just as with Bolin himself, the contradictions and confusing narratives of China's post-Cultural Revolution society are often hiding in plain sight.
Liu Bolin | Speaker | TED.com